Territorio che da secoli ha relazioni comuni
Parchi senza frontiere
Territorio che da secoli ha relazioni comuni
Cerniera tra il Mediterraneo e le Alpi, il massiccio dell’Argentera-Mercantour costituisce un insieme di straordinario valore naturalistico e storico-culturale tutelato dai due Parchi.
Alpi Marittime e Mercantour
Un passato, un presente e un futuro in comune Cerniera tra il Mediterraneo e le Alpi, luogo di passaggio e di incontro di popoli e culture, territorio che ospita un grande varietà di specie animali, molte delle quali rare, e 2500 specie botaniche con una quarantina di endemismi: il massiccio dell’Argentera - Mercantour costituisce un insieme di straordinario valore naturalistico e storico - culturale.
Situato all’estremità sud-ovest dell’arco alpino, è protetto sul versante francese dal Parc national du Mercantour e sul versante italiano dal Parco naturale Alpi Marittime: in totale, quasi 100.000 ettari di natura protetta.
Le Alpi al cospetto del Mediterraneo
Un ambiente unico L’ultima propaggine delle Alpi in vista del Mar Ligure conta 24 vette che superano i 3000 metri.
La più alta tra esse, con i suoi 3297 metri, è la Cima dell’Argentera, che si trova a meno di 50 chilometri dalle
spiagge della Costa Azzurra.
Sui versanti meno soleggiati di queste montagne rimangono alcuni resti dei grandi ghiacciai che ricoprivano le Alpi al tempo delle glaciazioni. Originari di quell’epoca sono i circa 300 laghi nelle alte valli, di colore blu intenso, e alcune specie di piante e di animali tipiche dei climi freddi.





















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Un’incredibile varietà di fauna e flora
La biodiversità tra le più elevate in Europa La convergenza verso lo stesso territorio di influssi alpini, provenzali, mediterranei e liguri è all’origine dell’eccezionale diversità di specie animali e vegetali. Non è raro vedere affiancate, a qualche centinaio di metri le une dalle altre, specie artico alpine e altre tipicamente mediterranee. I due Parchi contano numerose piante endemiche, cioè specie che crescono esclusivamente in una zona ristretta: è il caso della celebre Saxifraga florulenta, specifica del massiccio cristallino transfrontaliero. Veri emblemi delle due aree protette sono gli ungulati, camosci e stambecchi in particolare, ma anche caprioli, cervi, mufloni e cinghiali. Il lupo, che si è recentemente reinsediato in questa parte delle Alpi provenendo da un nucleo residuo degli Appennini, testimonia con la sua presenza l’alta qualità ambientale del territorio.
Il cielo dell’Argentera-Mercantour è solcato da più di 150 specie di uccelli tra cui numerosi rapaci: il gipeto, magnifico avvoltoio con un’apertura alare che può raggiungere i 2 metri e ottanta, dal 1993 è al centro di un programma di reintroduzione internazionale al quale partecipano i due Parchi. Fauna e flora di Marittime e Mercantour non hanno ancora svelato tutti i loro segreti. Per questo sul territorio transfrontaliero è stato avviato il progetto ATBI (All Taxa Biodiversity Inventory). Il consorzio Edit, che riunisce istituti scientifici europei, nord americani e russi, attraverso le ricerche condotte da studiosi specializzati permetterà negli anni di approfondire la conoscenza della eccezionale biodiversità delle Alpi Marittime e del Mercantour.
Secoli di relazioni tra i due versanti delle Alpi
Un territorio attraversato sin dalla preistoriaI territori che oggi ospitano le aree protette delle Marittime e del Mercantour sono da sempre strettamente legati. Fin dalla preistoria gli uomini hanno abitato queste montagne, come testimoniano le 36.000 incisioni rupestri dell’età del rame e del bronzo che si ammirano soprattutto nella Valle delle Meraviglie e di Fontanalba. Le regioni di Nizza e di Cuneo hanno sviluppato nel corso della storia numerosi scambi, che hanno portato alla creazione di una fitta rete di vie di comunicazione, come le antichissime “vie del sale”. Nei secoli sui due versanti delle Alpi del Sud si sono affermati modi di vita, costumi e tradizioni molto simili. È in base a queste affinità che si è andata formando nel tempo l’identità comune dell’area Argentera – Mercantour, rafforzata ulteriormente dall’utilizzo della lingua occitana da parte degli abitanti.
Una collaborazione molto stretta
Insieme da oltre 30 anni nella tutela della NaturaDa molti anni i due Parchi lavorano insieme in numerosi ambiti:
- Informazione e sensibilizzazione sulla ricchezza e diversità dei patrimoni dei due territori e sugli obiettivi della protezione dell’ambiente e delle specie animali e vegetali.
- Gestione della fauna: trasferimento di stambecchi dal Parco naturale Alpi Marittime al Parc national du Mercantour (1987–1995); reintroduzione del gipeto con rilasci annuali alternati nelle due aree protette; monitoraggio comune di alcune specie (aquila reale, lupo).
- Protezione della flora e della fauna, conservazione della biodiversità. Progetto ATBI (All Taxa Biodiversity Inventory) inventario biologico generalizzato.
- Realizzazione di studi e pubblicazioni: guide, atlanti…
- Miglioramento dell’accoglienza dei visitatori: sistemazione di sentieri, installazione di segnaletica bilingue sui colli transfrontalieri, realizzazione di prodotti di comunicazione per i rifugi e i posti tappa.
- Valorizzazione del paesaggio e del patrimonio culturale.
- Individuazione di azioni per lo sviluppo sostenibile del territorio.
- Scambi di esperienze e di personale.
Parco naturale Alpi Marittime
Creazione: 1995 (le origini risalgono al Parco dell'Argentera istituito nel 1980)
Superficie: 28.455 ettari 3 valli (Vermenagna, Gesso, Stura) - 5 comuni (Aisone, Entracque, Roaschia, Valdieri, Vernante)
Parc national du Mercantour
Creazione: 1979
Superficie: 146.300 ettari, dei quali 68.500 nella zona protetta centrale 6 valli (Roya-Bevera, Vésubie, Tinée, Haute-Var, Verdon, Ubaye) - 28 comuni